In generale, qualsiasi acqua che abbia un residuo fisso basso o moderato può aiutare ad abbassare la pressione. Il residuo fisso è la quantità di minerali disciolti nell’acqua.
Le acque con un residuo fisso basso o moderato hanno meno minerali, in particolare sodio, che possono contribuire all’ipertensione.
In particolare, le acque oligominerali, con un residuo fisso inferiore a 50 mg/L, sono le più indicate per chi soffre di ipertensione.
Queste acque sono povere di minerali e hanno un basso contenuto di sodio.
Le acque leggermente mineralizzate, con un residuo fisso compreso tra 50 e 500 mg/L, possono essere anch’esse utili per abbassare la pressione.
Queste acque contengono una quantità moderata di minerali, tra cui il potassio, che può aiutare a ridurre la pressione sanguigna.
Le acque ricche di minerali, con un residuo fisso superiore a 500 mg/L, sono invece da evitare da chi soffre di ipertensione.
Queste acque contengono una grande quantità di minerali, tra cui il sodio, che può contribuire all’aumento della pressione sanguigna.
Inoltre, è importante notare che l’acqua da sola non è sufficiente per abbassare la pressione sanguigna.
È importante seguire uno stile di vita sano, che includa una dieta equilibrata, una regolare attività fisica e il controllo dello stress.
Ecco alcuni consigli per scegliere l’acqua che abbassa la pressione:
- Leggere l’etichetta dell’acqua per verificare il residuo fisso.
- Preferire le acque oligominerali o leggermente mineralizzate.
- Evitare le acque ricche di minerali.
Ecco alcuni esempi di acque che abbassano la pressione:
- Acqua minerale oligominerale
- Acqua minerale leggermente mineralizzata
È sempre consigliabile consultare il proprio medico prima di apportare modifiche alla propria dieta o al proprio stile di vita.
