Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), nel 2022 sono stati notificati in Italia 3.111 casi di legionellosi, di cui 3.039 confermati e 72 probabili.
Di questi, 141 hanno avuto esito fatale, per un tasso di mortalità del 4,5%.
Questi dati sono in aumento rispetto all’anno precedente, quando i casi di legionellosi notificati in Italia erano stati 2.664, di cui 122 con esito fatale, per un tasso di mortalità del 4,6%.
L’Italia è uno dei Paesi europei più colpiti dalla legionellosi, con un tasso di incidenza di 2,4 casi ogni 100.000 abitanti.
Il batterio della legionellosi, la Legionella pneumophila, si trova naturalmente in acqua dolce stagnante, come quella delle fontane, delle piscine, dei serbatoi e dei sistemi di condizionamento.
L’infezione si trasmette per inalazione di aerosol contenenti il batterio.
I sintomi della legionellosi sono simili a quelli della polmonite, e includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie e dolori muscolari.
La malattia può essere grave, soprattutto nei soggetti immunodepressi.
Per prevenire la legionellosi è importante eseguire regolarmente la manutenzione e la disinfezione degli impianti idrici, in particolare di quelli che distribuiscono acqua calda.