Acqua bianca o lattiginosa: cosa significa davvero quando l’acqua del rubinetto appare opaca

By Ottobre 7, 2025Acqua

Ti è mai capitato di aprire il rubinetto e notare che l’acqua, invece di essere limpida e trasparente, appare bianca o lattiginosa, quasi “spumosa”, come se contenesse del latte o delle bollicine?
Un fenomeno che spesso genera preoccupazione: molti pensano a contaminazioni chimiche o a calcare in sospensione. In realtà, nella maggior parte dei casi, questa colorazione non è pericolosa e ha spiegazioni fisiche ben precise, legate all’aria e alla pressione dell’acqua.

In questo articolo vedremo perché l’acqua può diventare bianca, quando il fenomeno è innocuo e quando invece è il caso di approfondire con controlli tecnici o analitici.

1. La causa più comune: microbolle d’aria

Nella stragrande maggioranza dei casi, l’aspetto bianco dell’acqua è dovuto alla presenza di microbolle d’aria.
Quando l’acqua fuoriesce dal rubinetto, subisce un’improvvisa decompressione: la pressione interna delle tubazioni (spesso compresa tra 2 e 5 bar) si riduce bruscamente a quella atmosferica.
Questo provoca il rilascio del gas disciolto — principalmente aria — sotto forma di microbolle che si diffondono uniformemente nel liquido, rendendolo momentaneamente opalescente.

Se lasci riposare l’acqua in un bicchiere per qualche secondo, noterai che il bianco scompare dal basso verso l’alto: le bolle risalgono e l’acqua torna perfettamente trasparente.
È lo stesso principio fisico che si osserva aprendo una bottiglia di acqua frizzante, ma con gas diverso (CO₂ anziché aria).

2. Pressione e temperatura: fattori determinanti

La quantità di gas disciolto nell’acqua dipende da due variabili:

  • Pressione: maggiore è la pressione, più gas può sciogliersi.
  • Temperatura: più l’acqua è fredda, più gas riesce a trattenere.

Per questo motivo il fenomeno è più frequente in inverno (acqua più fredda, con maggiore contenuto di aria disciolta) e in zone dove la pressione della rete idrica è elevata o soggetta a variazioni rapide (ad esempio, edifici multipiano, autoclavi, impianti con serbatoi di accumulo).

Nei casi in cui l’acqua arrivi da pozzi profondi o serbatoi pressurizzati, l’effetto può essere particolarmente evidente: l’acqua appare bianca appena uscita ma torna limpida in pochi secondi.

3. Quando preoccuparsi: altri possibili motivi di torbidità

Sebbene nella maggior parte dei casi la colorazione bianca sia innocua e temporanea, esistono alcune situazioni in cui l’opacità può derivare da cause diverse e potenzialmente problematiche.

a) Presenza di calcare in sospensione

In acque molto dure, quando la temperatura o il pH cambiano improvvisamente, i sali di calcio e magnesio possono precipitare formando microcristalli che danno un aspetto lattiginoso persistente.
In questo caso, l’acqua non si schiarisce dopo alcuni secondi e può lasciare residui bianchi sul fondo del bicchiere.

b) Lavori o variazioni nella rete idrica

Dopo manutenzioni, lavaggi o rotture di condotta, è possibile che l’acqua trascini micro-particelle solide (sabbia, ruggine, ossidi metallici). L’acqua appare torbida e può assumere sfumature giallo-grigiastre.
In questi casi il consiglio è lasciare scorrere l’acqua alcuni minuti e, se il problema persiste, contattare il gestore idrico per verifiche.

c) Presenza di aria dovuta a guarnizioni o aspirazioni d’aria

In impianti domestici con autoclavi o pompe, un cattivo funzionamento del sistema di sfiato può immettere aria nella rete interna, causando torbidità ricorrente.

4. Come verificare in modo semplice

Un piccolo test empirico può chiarire la natura del fenomeno:

  1. Riempire un bicchiere con acqua del rubinetto.
  2. Osservare: se il bianco scompare dal basso verso l’alto entro 30–60 secondi, è solo aria.
  3. Se invece rimane torbida o lascia depositi, è opportuno contattare il gestore o effettuare un’analisi di laboratorio per verificare torbidità, ferro, manganese, solidi sospesi o residui calcarei.

5. Cosa dicono le normative

La Direttiva (UE) 2020/2184, recepita in Italia dal D.Lgs. 18/2023 e successivamente dal D.Lgs. 102/2025, definisce i requisiti di qualità dell’acqua potabile anche per gli aspetti estetici e organolettici.
Tra i parametri indicatori, figura la torbidità, che non ha un limite tossicologico ma è fondamentale per la percezione di qualità e per il corretto funzionamento dei sistemi di disinfezione.

👉 Valore guida di riferimento: ≤ 1 NTU (Unità di Torbidità Nephelometrica).

Un valore superiore può indicare problemi di filtrazione o presenza di particolato, ma l’aspetto “bianco effervescente” dovuto ad aria non influisce su questo parametro e non rappresenta rischio sanitario.

6. La comunicazione al cittadino

Molti gestori idrici ricevono segnalazioni di “acqua bianca” e spesso devono rassicurare l’utenza.
È importante ricordare che un’acqua bianca e temporaneamente opaca non è sinonimo di acqua inquinata. Al contrario, il fenomeno indica la presenza di gas disciolto che, liberandosi, restituisce l’acqua perfettamente limpida.

La corretta informazione riduce ansie inutili e contribuisce a migliorare la fiducia dei cittadini nella qualità dell’acqua di rete, che – nella quasi totalità dei casi – rispetta rigorosamente i parametri previsti dal D.Lgs. 18/2023 e dal D.Lgs. 102/2025.

Conclusione

L’acqua bianca o lattiginosa è un fenomeno affascinante e, nella maggior parte dei casi, del tutto innocuo.
La spiegazione è fisica, non chimica: si tratta di aria disciolta che, liberandosi, rende l’acqua momentaneamente opalescente.
Solo quando la torbidità persiste o lascia residui visibili vale la pena approfondire con un controllo tecnico o analitico.

In definitiva, non sempre ciò che appare “strano” è pericoloso: a volte, l’acqua che diventa bianca non fa altro che mostrare la sua naturale vitalità fisica, frutto della pressione, della temperatura e del movimento con cui giunge fino a noi.

Riferimenti

  • Direttiva (UE) 2020/2184
  • D.Lgs. 18/2023 e D.Lgs. 102/2025
  • WHO, Guidelines for Drinking-water Quality, 4ª edizione
  • Istituto Superiore di Sanità – Linee guida sulla torbidità e aspetti estetici delle acque potabili

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