
Introduzione
La Legionella è un patogeno ambientale in grado di colonizzare gli impianti idrici e rappresentare un rischio per la salute pubblica.
Troppo spesso, nel contesto di abitazioni private, strutture ricettive, palestre e ambienti collettivi, si sottovaluta il potenziale diffusivo di questo microrganismo.
Una convinzione errata, ma ancora comune, è che l’analisi di un solo punto rappresentativo dell’impianto sia sufficiente per valutare il rischio microbiologico dell’intera rete.
In questo articolo cercheremo di sfatare questa comoda convinzione con un approccio tecnico e normativo, per chiarire perché è necessario monitorare più punti possibile.
1. Legionella: caratteristiche di crescita e diffusione
La Legionella si sviluppa prevalentemente in acqua stagnante tra i 20°C e i 50°C, aderendo alle superfici e formando biofilm.
L’impiego di materiali plastici, la presenza di incrostazioni, il ristagno idrico e i circuiti poco utilizzati favoriscono la colonizzazione.
Ogni tratto della rete idrica può avere condizioni locali favorevoli alla crescita, indipendentemente dalla condizione dei punti vicini.
1.1 Presenza disomogenea
- Il batterio può proliferare in tratti morti o in zone a scarso ricambio.
- La temperatura può variare notevolmente tra serbatoio, ricircolo, miscelatori e terminali.
- Il residuo disinfettante (se presente) può non essere uniforme in tutta la rete.
- Le nicchie di proliferazione biologica possono formarsi in tratti particolari.
- Lo stato dei tubi, rotture, congiunzioni, raccordi etc. possono creare un ambiente favorevole alla proliferazione.
2. L’errore tecnico del “punto rappresentativo”
Molti operatori, gestori o consulenti assumono che un punto, come il rubinetto più distante o più vicino al generatore termico, sia “rappresentativo” dell’intero impianto.
Questa affermazione è tecnicamente infondata e non supportata dalle linee guida in vigore.
2.1 Norme e linee guida rilevanti
- Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi (Conferenza Stato-Regioni, 7 maggio 2015): prevedono la valutazione di più punti rappresentativi e, in caso di criticità, l’estensione dei campionamenti.
- D.Lgs. 81/2008: il datore di lavoro è obbligato a valutare tutti i rischi, compresi quelli biologici, e ad adottare misure proporzionate alla reale esposizione.
- D.Lgs. 18/2023 e D.Lgs. 102/2025: obbligano alla gestione del rischio idrico anche nei sistemi interni e privati, ribadendo l’importanza di sistemi di controllo efficaci.
3. Analisi di rischio reale: approccio scientifico
Un approccio corretto si basa su:
- Mappatura completa dell’impianto idrico.
- Identificazione dei punti critici: terminali poco utilizzati, docce, miscelatori termostatici, vasche idromassaggio.
- Valutazione delle condizioni termo-idrauliche reali.
- Campionamento strategico in punti multipli, selezionati in base a rischio, utilizzo e tipologia.
4. Evidenze tecniche e microbiologiche
Numerosi studi e dati di laboratorio dimostrano:
- Possibile positività della Legionella su un punto e negatività su un altro della stessa linea.
- Tratti terminali di impianti possono ospitare Legionella anche se il generatore è efficiente.
- I valori possono variare fortemente da un rubinetto all’altro, anche nello stesso bagno.
5. Implicazioni pratiche e legali
Non eseguire campionamenti multipli:
- Espone a responsabilità civili e penali in caso di contagio.
- Rende inefficace la valutazione del rischio, invalidando il DVR Legionella.
- Compromette l’efficacia di eventuali azioni correttive.
6. Conclusioni
Ogni rubinetto è un potenziale punto critico.
Non esiste un “rubinetto rappresentativo” valido universalmente.
La variabilità termo-idraulica e microbiologica di ogni impianto impone una visione sistemica e una campagna di controllo distribuita. Solo attraverso una valutazione del rischio accurata e un monitoraggio esteso si può realmente proteggere la salute pubblica e adempiere agli obblighi normativi.
Bibliografia normativa e tecnica essenziale
- Linee guida Legionella, 2015.
- D.Lgs. 81/2008.
- D.Lgs. 18/2023.
- D.Lgs. 102/2025.
- WHO, Water Safety Plan Manual.
- UNI EN ISO 19458:2019 (campionamento microbiologico).
- ISS, rapporti tecnici su impianti idrici e controllo Legionella.