Sì, è un fenomeno abbastanza comune e ha a che fare con il processo di distribuzione dell’acqua potabile. Quando l’acqua viene riattivata dopo lavori di manutenzione o chiusure prolungate, può verificarsi un fenomeno noto come “acqua torbida” o “acqua colorata”.
Ecco perché accade:
- Sedimenti e particelle: Durante le chiusure o le manutenzioni, le tubazioni e i serbatoi dell’acqua possono accumulare sedimenti, ruggine e altre particelle sospese.
Quando l’acqua viene riattivata, queste particelle possono essere mescolate con l’acqua e causare torbidità o colorazione. - Variazione della pressione: L’apertura e la chiusura delle valvole o le fluttuazioni di pressione nell’intero sistema di distribuzione possono agitare i sedimenti e le particelle presenti nelle tubazioni.
Questo movimento può liberare queste particelle nell’acqua che scorre attraverso le tubazioni. - Risalita di sedimenti: In alcune situazioni, l’acqua può fluire in senso contrario attraverso le tubazioni durante la riattivazione, causando la risalita dei sedimenti depositati sul fondo delle tubazioni.
- Ossidazione di metalli: Nei sistemi di distribuzione dell’acqua che contengono tubazioni di metallo, come il ferro, la ruggine presente può ossidarsi quando l’acqua riattiva il flusso.
Questo può causare la colorazione dell’acqua.
In molti casi, l’acqua torbida o colorata non è pericolosa per la salute, ma è comunque consigliabile evitare di berla o utilizzarla per scopi alimentari fino a quando l’acqua non ritorna limpida.
Per risolvere il problema, è possibile far scorrere l’acqua dai rubinetti fino a quando diventa chiara.
Se il problema persiste o l’acqua è torbida per un periodo prolungato, è consigliabile contattare l’ente responsabile della fornitura idrica per ulteriori informazioni e assistenza.
È importante notare che l’acqua torbida o colorata può variare da zona a zona a seconda delle caratteristiche del sistema di distribuzione dell’acqua e delle fonti idriche locali.