Che cos’è l’acqua potabile? Significato, criteri e norme

Bere acqua è un gesto naturale e quotidiano. Eppure, dietro un semplice bicchiere si nasconde un mondo complesso fatto di scienza, controlli e normative.
Non tutta l’acqua che sgorga da sorgenti, fiumi o falde è automaticamente sicura: per essere definita potabile deve rispettare criteri ben precisi, stabiliti da leggi e basati su evidenze scientifiche.
Capire cosa significhi “potabile” è importante non solo per i professionisti, ma per chiunque voglia avere consapevolezza del bene più prezioso: l’acqua che beviamo.

Breve excursus storico

Il concetto di acqua sicura accompagna l’uomo da millenni:

  • Antichi Egizi e Greci: filtravano l’acqua con sabbia e ghiaia o la bollivano, intuendo che la purezza riduceva i rischi.
  • Romani: con gli acquedotti portavano acqua da sorgenti considerate migliori, evitando paludi e ristagni.
  • Medioevo: il declino delle infrastrutture idriche portò a epidemie ricorrenti come colera e tifo.
  • XIX secolo: Pasteur e Koch dimostrarono che i microrganismi erano causa delle infezioni, aprendo la strada alla clorazione.
  • XX secolo: nascono i primi standard normativi con limiti per nitrati, piombo, arsenico, coliformi.

Oggi il concetto di potabilità è il risultato di secoli di evoluzione: non più percezioni empiriche, ma misurazioni scientifiche precise.

Cos’è l’acqua potabile in termini scientifici

Secondo la normativa europea e italiana, acqua potabile è l’acqua idonea al consumo umano: può essere bevuta, utilizzata per cucinare, preparare alimenti, lavarsi o farsi la doccia senza rischi per la salute.

I criteri di valutazione

Tre aree principali:

  • Microbiologica: assenza di patogeni (Escherichia coli, enterococchi).
  • Chimica: concentrazione controllata di sostanze naturali (arsenico, nitrati) o antropiche (pesticidi, metalli pesanti).
  • Fisica e organolettica: torbidità, colore, odore e sapore.

Come si definiscono i limiti

I valori massimi ammissibili sono stabiliti in base a:

  • evidenze tossicologiche OMS/EFSA,
  • valutazioni di rischio,
  • margini di sicurezza molto ampi,
  • fattibilità tecnica dei trattamenti.

Metodi di analisi

La potabilità viene verificata con:

  • microbiologia classica (colture, conta colonie),
  • metodi molecolari rapidi (PCR per Legionella e virus),
  • chimica analitica avanzata (HPLC, ICP-MS, spettrometria).

Non sterile, ma sicura

Un equivoco comune: acqua potabile ≠ acqua sterile.
L’acqua contiene microrganismi ambientali innocui; ciò che conta è l’assenza di patogeni e sostanze pericolose.

Quadro normativo italiano ed europeo

D.Lgs. 18/2023

Recepisce la Direttiva UE 2020/2184:

  • parametri microbiologici e chimici con valori limite,
  • obbligo dei Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA),
  • maggiore trasparenza verso i cittadini.
D.Lgs. 102/2025

Ha aggiornato e ampliato il quadro:

  • introduzione dei contaminanti emergenti (PFAS, TFA),
  • obbligo di conformità dei materiali a contatto (ReMaF),
  • digitalizzazione dei PSA tramite piattaforma AnTeA,
  • estensione a chioschi e gestori privati.

Parametri principali

Parametri microbiologici (D.Lgs. 18/23):

  • Escherichia coli: 0 UFC/100 mL
  • Enterococchi intestinali: 0 UFC/100 mL
  • Clostridium perfringens: 0 UFC/100 mL (in casi particolari)

Parametri chimici:

  • Nitrati: 50 mg/L
  • Arsenico: 10 µg/L
  • Piombo: 10 µg/L → 5 µg/L dal 2036
  • PFAS (somma di 4): limite dal 2026
  • TFA: 10 µg/L dal 2027

Schema del Piano di Sicurezza dell’Acqua (PSA)

Il modello OMS si articola in:
Fonte → Trattamenti → Serbatoi → Rete → Punti terminali

Per ogni fase si valutano:

  1. Pericoli (biologici, chimici, fisici).
  2. Analisi dei rischi e punti critici.
  3. Misure preventive e correttive.
  4. Monitoraggio e revisione.
  5. Comunicazione ai cittadini.

Conclusioni

L’acqua potabile non è un dono spontaneo della natura, ma il frutto di controlli scientifici, tecnologici e normativi.
Oggi “potabile” significa:

  • assenza di patogeni,
  • concentrazioni chimiche sotto limiti di sicurezza,
  • caratteristiche organolettiche accettabili,
  • gestione preventiva del rischio con i PSA.

Con il D.Lgs. 102/2025 il sistema è ancora più rigoroso, includendo contaminanti emergenti e strumenti digitali.
Bere acqua potabile significa accedere a un bene sicuro, frutto di ricerca, responsabilità e impegno collettivo.

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