La radioattività nell’acqua potabile è un aspetto importante della sicurezza idrica e viene regolamentata per garantire che gli standard di salute siano rispettati.
L’acqua potabile può essere una fonte di trasmissione di diversi tipi di virus, specialmente se l’acqua non è adeguatamente trattata o contaminata da fonti infette.
Si può bere l’acqua piovana? Sì, è possibile se l’acqua è depurata da microrganismi e non presenta contaminazione chimica. E’ bene considerare che essendo l’acqua piovana priva di sali minerali è necessario integrare il fabbisogno di sali con una dieta alimentare adeguata.
La qualità dell’acqua potabile dipende da diversi fattori, tra cui la fonte di approvvigionamento, il trattamento, la distribuzione ed il consumo.
L’amministratore di condominio è responsabile della qualità dell’acqua potabile all’interno del condominio.
L’Italia è un paese ricco di risorse idriche, con una disponibilità media annua di 3.000 metri cubi pro capite; tuttavia, il sistema di distribuzione idrica italiano è inefficiente e comporta un elevato spreco di acqua.
L’acqua è una risorsa essenziale per la vita e la salute umana, ma anche per lo sviluppo economico e sociale.
Per garantire che l’acqua sia salubre e pulita, e che sia accessibile a tutti, è necessario adottare dei criteri di qualità e di controllo basati sulle evidenze scientifiche e sul principio di precauzione.
L’acqua è considerata potabile quando rispetta determinati standard di qualità stabiliti dalle autorità sanitarie nazionali o locali e quando è sicura per il consumo umano senza rappresentare un rischio per la salute. Per affermare che l’acqua è potabile, deve soddisfare i seguenti criteri: parametri organolettici, parametri microbiologici, parametri fisico-chimici
Le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite, non devono contenere microrganismi, virus e parassiti, né altre sostanze in quantità tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana e devono soddisfare i requisiti minimi stabiliti dall’allegato I, parti A, B, C del decreto.”