Il biofilm è una comunità microbica composta da batteri, alghe, funghi e altri microorganismi che aderiscono a una superficie solida o liquida.
Questi microrganismi sono racchiusi in una matrice extracellulare, una sostanza viscosa composta principalmente da polisaccaridi, proteine e altre molecole biologiche.
Questa matrice extracellulare funge da “adesivo” che tiene insieme i microorganismi nel biofilm e li ancorano alla superficie su cui si sono formati.
Il biofilm è un fenomeno comune in natura e può essere trovato in una vasta gamma di ambienti, tra cui corsi d’acqua, oceani, sistemi idrici, condotte, impianti industriali, dispositivi medici e anche in contesti biologici, come nella placca batterica sui denti umani.
Ecco alcune caratteristiche importanti dei biofilm:
- Adesione e stabilità: I microorganismi che formano un biofilm si legano saldamente alla superficie su cui si sviluppa. Questa adesione è spesso mediata da molecole adesive prodotte dai microrganismi stessi.
- Resistenza: I microorganismi all’interno di un biofilm possono essere più resistenti agli agenti antimicrobici, come antibiotici o disinfettanti, rispetto ai loro omologhi che si trovano in forma libera. Questa resistenza è in parte dovuta alla protezione offerta dalla matrice extracellulare.
- Cooperazione: Gli organismi all’interno di un biofilm possono cooperare, scambiando nutrienti e segnali chimici.
Questa cooperazione può aumentare la sopravvivenza e la crescita della comunità. - Problemi di igiene: Nei contesti umani, come nelle strutture sanitarie o nelle industrie alimentari, i biofilm possono causare problemi di igiene poiché possono ospitare batteri patogeni o favorire la formazione di incrostazioni.
Il controllo e la rimozione dei biofilm possono essere complessi.
In ambienti industriali o sanitari, è spesso necessario utilizzare protocolli di pulizia specifici o agenti disinfettanti mirati per prevenire la formazione di biofilm o rimuoverli.