Hai mai provato a bere l’acqua “da ferro da stiro” o acqua distillata?
Ragionevolmente no se stai leggendo queste righe.
Sai perché?
Perché quando introduciamo acqua distillata (o in generale demineralizzata) nel nostro organismo stiamo a tutti gli effetti diluendo i nostri liquidi corporei.
E allora?!
Allora non va bene!
Questo fa sì che l’acqua in eccesso nel sangue entri nei tuoi globuli rossi e bianchi facendoli gonfiare! Questo fenomeno prende il nome di pressione osmotica causata dall’ambiente concentrato di sali (ipotonico), fuori dalle cellule.
E se si gonfiano troppo, potrebbero addirittura esplodere.
L’effetto visivo non sarebbe come in Kenshiro, ma le conseguenze sarebbero assolutamente non gradite!
“L’acqua normale” infatti contiene disciolte in essa tante sostanze, chimiche e microbiologiche, che la rendono vitale per noi esseri biologici.
Infatti il ciclo metabolico prevede il ripristino e reintegro di tanti elementi e sostanze necessarie alla nostra sopravvivenza.
Tutto questo significa che il nostro liquido non è semplice – H20 -, ma proprio grazie alle sue caratteristiche chimico-fisiche può disciogliere in essa tante altre sostanze.
Questo dovrebbe cominciare a farci capire qualcosa.
Beviamo acqua “inquinata”!
Non nel senso “mainstream”, ma semplicemente perché l’acqua non è solo acqua e basta.
La questione quindi si sposta sul cercare di capire COSA e QUANTO è presente nel nostro liquido, che sia contenuto nelle bottiglie o che scorra dai rubinetti di casa nostra.
Considera che già gli antichi romani, ma anche tante altre popolazioni antiche, utilizzavano sistemi per preservare e purificare l’acqua che utilizzavano…
Poi qualcosa dev’essere andato storto vista la situazione attuale:
Comunque,
Cosa possiamo accettare contenuto in acqua?
Praticamente TUTTO!
L’importante è che sia al di sotto di alcune concentrazioni previste dalla legge attualmente in vigore, il Dlgs 23 febbraio 2023 n°18 Attuazione della direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento europeo e del consiglio, del 16 dicembre 2020 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano.
L’acqua utilizzata dall’uomo per bere, lavarsi, lavare gli alimenti, cucinare etc. deve avere quindi dei requisiti minimi di qualità. Il requisito fondamentale è la potabilità e per essere definita potabile l’acqua deve essere batteriologicamente pura, ma non solo.
Infatti non deve contenere sostanze chimiche capaci di indurre danno all’uomo nel breve periodo, ma nemmeno per accumulo o per prolungata somministrazione.
E per finire, DEVE CONTENERE A SUFFICIENZA gli elementi indispensabili alla nostra salute!
Ma come!!!
“Ho sempre saputo che le acque povere sono migliori!”
Questa è un’affermazione errata.
Le acque cosiddette leggere sono meno ricche di minerali di altre, definite “pesanti” in modo tendenzioso.
I limiti previsti dalla normativa sopra indicata sono frutto di numerosi studi e si prefiggono lo scopo di garantire la salute di ogni persona che utilizza quest’acqua per tutta la durata della propria vita.
L’importanza degli elementi in tracce
L’acqua potabile è composta da idrogeno (H) e ossigeno (O) ma contiene una miriade di altri elementi in quantità estremamente piccole, spesso misurate in parti per milione (ppm) o parti per bilione (ppb).
Questi elementi in tracce, se presenti in concentrazioni adeguate, svolgono ruoli essenziali per il tuo organismo, ed un deficit di questi elementi può portare a gravi carenze nutrizionali e compromettere diverse funzioni fisiologiche.
Gli Elementi in Acqua: Un Equilibrio Delicato
Per noi è ovvio che un eccesso di alcune sostanze può essere tossico, ma risulta meno intuitivo comprendere come una carenza di questi stessi elementi possa rappresentare un rischio per la salute.
Questi elementi in tracce svolgono ruoli cruciali in numerosi processi biologici ed una loro carenza può portare ad una serie di disturbi, malattie e problemi di vario tipo.
Per questo è fondamentale che alcune molecole SIANO presenti o potrebbero alla lunga essere pericolose per la nostra salute.
Non mi riferisco a possibili “esplosioni” causate dal bere acqua assolutamente povera di sostanze disciolte, ma alla carenza di micronutrienti che entrano a far parte del nostro corpo attraverso l’ingestione di acqua.
Concentrazioni minime e intervalli ottimali
È importante sottolineare che le concentrazioni minime e gli intervalli ottimali degli elementi nell’acqua potabile possono variare a seconda di diversi fattori, tra cui:
- Età: I fabbisogni nutrizionali cambiano nel corso della vita.
- Stato di salute: Alcune condizioni mediche possono influenzare il fabbisogno di determinati elementi.
- Interazioni con altri elementi: La presenza di altri elementi nell’acqua può influenzare l’assorbimento e l’utilizzo di un determinato elemento.
LE FUNZIONI DELL’ACQUA NELL’ORGANISMO UMANO
L’Accademia Nazionale delle Scienze ha stabilito che l’adeguato apporto quotidiano di acqua è pari a 3,7 l per gli uomini e 2,7 l per le donne. Tuttavia, l’assunzione giornaliera di acqua varia notevolmente per i singoli e tra gruppi. Ad esempio, per un individuo sedentario va da circa 1,2 l fino a 2,5 l, un valore che aumenta a 3,2 l se svolge un’attività fisica moderata. Chi svolge attività fisica e vive in un ambiente caldo può arrivare ad avere un bisogno quotidiano di circa 6 l di liquidi, quantità che cresce se svolge un’attività intensa.
Ma di preciso tutta quest’acqua ingerita dove va nel nostro corpo? Dove si distribuisce?
Risposta semplice, l’organismo ottiene acqua principalmente assorbendola dall’apparato digerente, che qui arriva dal cibo e dalle bevande. Inoltre, una piccola quantità di acqua viene prodotta durante il metabolismo da parte dell’organismo, di alcuni nutrienti.
E poi? dove va in concentrazioni maggiori?
Contrariamente a quanto puoi immaginare, il tessuto in cui l’acqua è più abbondante è il cervello (85%), seguito dal sangue (80%), dai muscoli (75%), dalla cute (70%), dal tessuto connettivo (60%) e dalle ossa (30%).
Essendo l’acqua il motore che fa funzionare tutti i processi metabolici del tuo corpo, i tessuti a maggiore attività metabolica, sono quelli più ricchi di acqua.
…L’attività metabolica del cervello può variare da persona a persona, ma questo è un altro argomento…
L’acqua quindi è introdotta con gli alimenti e le bevande, è un nutriente essenziale per l’organismo ed è coinvolta in una serie di funzioni fondamentali per la nostra vita e precisamente:
- permette il trasporto dei nutrienti
- regola il bilancio energetico
- ha potere detossicante
- regola la temperatura corporea
- regola l’equilibrio idrico
- favorisce i processi digestivi
- è fonte di sali minerali
- svolge un ruolo importante come diluente delle sostanze ingerite oralmente, inclusi i medicinali
Non esiste funzione nel nostro organismo che non richieda la presenza di acqua.
L’acqua svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento delle normali funzioni fisiche e cognitive e anche della normale termoregolazione del nostro organismo.
In pratica, ogni sistema all’interno del nostro corpo dipende da questo magico liquido.
In particolare, l’acqua, che costituisce la sostanza più abbondante dell’organismo umano, presiede i processi fisiologici e le reazioni biochimiche del corpo, partecipa alla struttura di diverse sostanze e funge da solvente per la maggior parte dei nutrienti, come minerali, vitamine idrosolubili, aminoacidi e glucosio, intervenendo, tra l’altro sulla digestione, l’assorbimento, il trasporto e l’utilizzazione dei nutrienti.
Non ti basta? OK.
L’acqua permette anche all’organismo di eliminare le scorie metaboliche e agisce come lubrificante e ammortizzatore nelle articolazioni e nei tessuti, mantenendo elastiche e compatte la pelle e le mucose, la cui funzionalità dipende da un adeguato grado di idratazione. Garantisce inoltre la giusta consistenza del contenuto intestinale.
Bene, l’acqua è molto importante.
Ma abbiamo capito che non è sufficiente la semplice molecola di H2O.
Andiamo quindi a capire le caratteristiche di mineralizzazione dell’acqua e come rivestono un significato particolare nei confronti della nostra salute.
IL RUOLO DEI MINERALI
Lo scopo dell’acqua in moltissime attività metaboliche è anche associato al suo ruolo di apporto e/o trasporto di “sali minerali”, sostanze inorganiche di rilevanza relativamente ridotta in termini di peso (complessivamente rappresentano circa il 6% del peso corporeo di un uomo), ma con funzioni biologiche indispensabili.
In base al loro contenuto nell’organismo umano sono classificati in tre gruppi:
- macroelementi
- microelementi
- elementi in traccia.
1) I macroelementi sono i minerali presenti nel corpo umano in quantità discrete, come:
- calcio
- fosforo
- magnesio
- sodio
- potassio
- cloro
- zolfo
il loro fabbisogno giornaliero è superiore ai 100 mg.
Le acque che beviamo ne sono generalmente ricche, intendo le acque minerali e potabili, anche se i suddetti minerali sono presenti in quantità diverse a seconda della fonte da cui l’acqua proviene.
2) I microelementi o oligoelementi, anch’essi fondamentali, sono invece quei minerali di cui l’organismo ha bisogno in piccole quantità (nell’ordine dei milligrammi o addirittura dei microgrammi) ed anche alcuni di questi sono presenti nelle acque:
- ferro
- rame
- zinco
- fluoro
- selenio
- cobalto
- iodio
- manganese
- molibdeno
3) Ed infine i minerali traccia il cui fabbisogno è molto basso variando dal millesimo di milligrammo al milligrammo, ma non per questo sono meno importanti.
A questo gruppo appartiene ad esempio il silicio.
I minerali partecipano a processi cellulari fondamentali per lo sviluppo di tessuti e organi, tra i quali la formazione di denti e ossa, alla regolazione dell’equilibrio idrosalino che presiede agli scambi cellulari, all’attivazione di numerosi cicli metabolici, tra i quali le reazioni necessarie per le funzioni energetiche dell’individuo.
Gli esseri viventi non sono in grado di sintetizzare autonomamente alcun minerale: i sali vengono quindi assimilati attraverso l’acqua e gli alimenti. I sali minerali non si alterano né si disperdono durante la cottura o il riscaldamento degli alimenti, anche se in parte possono sciogliersi nell’acqua utilizzata per la cottura.
È anche importante evidenziare che, sebbene, il fabbisogno giornaliero di sali minerali sia minimo rispetto ad altre sostanze nutrienti quali lipidi, proteine e carboidrati, i sali vengono continuamente eliminati con fluidi biologici ed escreti, e devono pertanto essere efficacemente reintegrati tramite l’alimentazione.
In generale, nei Paesi ad economia avanzata, l’acqua potabile non è la principale fonte di elementi essenziali per l’uomo, intervenendo per una quota stimata tra 1% e il 20% del fabbisogno totale, a seconda degli elementi.
Ma va sottolineato che gli elementi presenti in acqua come ioni liberi risultano più prontamente assimilabili dall’organismo umano rispetto alle forme legate in molecole complesse, tipiche negli alimenti.
L’acqua di conseguenza è un alimento a tutti gli effetti ed è fondamentale anche perché permette di soddisfare il nostro fabbisogno di micronutrienti essenziali.
Le Linee Guida dell’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) pubblicate prima nell’86 poi nel ‘97 non ne facevano cenno.
Ma finalmente, nel 2003, è stato aggiunto il capitolo che convalida proprio l’importanza dell’idratarsi in modo corretto.
La nuova piramide alimentare della Dieta Mediterranea moderna edita dall’INRAN nel 2009 pone proprio alla base l’acqua.
Le acque “ricche” sono perfette per chi fa vita attiva ma non solo: anche per il ragazzo in fase di crescita, per la donna in gravidanza, per l’anziano e così via.
Prima di procedere nel discorso, breve parentesi su un argomento a cui probabilmente stai pensando, i calcoli renali.
Ti dico subito che gli studi epidemiologici hanno dimostrato che non vi è alcuna correlazione tra l’assunzione di acqua ricca di calcio con una maggior incidenza di calcoli.
Bene, sfatato questo luogo comune, possiamo proseguire.
È quindi importante fornire al nostro corpo un adeguato apporto di questi minerali essenziali per il nostro corpo.
ESEMPI DI ELEMENTI CON CONCENTRAZIONI DA NON SUPERARE
1. Cadmio (Cd): Il limite massimo consentito è di 5 μg/L (microgrammi per litro). Il cadmio è tossico e può causare danni ai reni, alle ossa e al sistema immunitario se ingerito in quantità elevate. Aumenta anche il rischio di cancro.
2. Cromo (Cr): Il limite è di 50 μg/L. Il cromo esavalente è particolarmente pericoloso e può causare problemi respiratori e aumentare il rischio di cancro.
3. Piombo (Pb): Il limite è di 10 μg/L. Il piombo è altamente tossico, soprattutto per i bambini, e può causare danni neurologici e ritardi nello sviluppo. Sono stati riscontrati effetti negativi sul sistema cardiovascolare e renale.
4. Mercurio (Hg): Il limite è di 1 μg/L. Il mercurio può danneggiare il sistema nervoso ed i reni. Danni al sistema nervoso centrale, con sintomi che possono variare dalla perdita di memoria alla paralisi. Effetti negativi sul sistema riproduttivo e sul fegato.
5. Nichel (Ni): Il limite è di 20 μg/L. Il nichel può causare reazioni allergiche e problemi dermatologici.
6. Arsenico (As): Il limite è di 10 μg/L. L’arsenico è un noto cancerogeno e può causare problemi alla pelle, ai polmoni, alla vescica, al sistema circolatorio e al sistema nervoso.
7. Selenio (Se): Il limite è di 10 μg/L, tossico se assunto in eccesso.
8. Nitrati: Si trasformano in nitriti nell’organismo, interferendo con il trasporto dell’ossigeno nel sangue e causando una forma di anemia nei lattanti.
9. Batteri e virus: Possono causare una vasta gamma di malattie infettive, dalla gastroenterite al colera.
E FINALMENTE QUALCHE ELEMENTO INDISPENSABILE
1. Zinco (Zn): Essenziale per il sistema immunitario e la guarigione delle ferite. Deve essere presente in quantità adeguate per evitare carenze dannose al nostro organismo. Costituente essenziale di molti enzimi coinvolti nelle reazioni metaboliche, contribuisce alla formazione e crescita dei tessuti corporei. La sua carenza può causare crescita ritardata, perdita di capelli, lesioni cutanee e compromissione del sistema immunitario. Antiossidante
2. Rame (Cu): Importante per la formazione dei globuli rossi e il mantenimento dei nervi e del sistema immunitario. Funzionamento di numerosi enzimi attivi a livello ematico e muscolare
3. Ferro (Fe): Necessario per la produzione di emoglobina e il trasporto di ossigeno nel sangue. La carenza di ferro può portare ad anemia, stanchezza, debolezza e compromissione del sistema immunitario. Può anche influenzare negativamente la funzione cognitiva.
4. Magnesio (Mg): Essenziale per la funzione muscolare e nervosa, la regolazione della glicemia e la produzione di energia. È un cofattore in oltre 300 reazioni enzimatiche nel corpo, inclusa la sintesi proteica, la funzione muscolare e nervosa, la regolazione della glicemia e la pressione sanguigna. È anche essenziale per la produzione di energia e la sintesi del DNA e dell’RNA. La carenza di magnesio può causare crampi muscolari, ipertensione, aritmie cardiache e disturbi metabolici. Inoltre, può influenzare negativamente la salute mentale, portando a sintomi di ansia e depressione, debolezza muscolare, aritmie cardiache e irritabilità.
5. Fluoro (F): Il fluoro aiuta a prevenire la carie dentale rafforzando lo smalto dei denti e riducendo la demineralizzazione. È anche coinvolto nella remineralizzazione dei denti, aiutando a riparare i danni causati dagli acidi prodotti dai batteri nella bocca. Una carenza di fluoro può aumentare il rischio di carie dentale e problemi di salute orale. La mancanza di fluoro può anche portare a una maggiore incidenza di infezioni dentali e malattie gengivali.
6. Sodio (Na): Il sodio è cruciale per il mantenimento dell’equilibrio idrico e la funzione nervosa e muscolare. È coinvolto nella regolazione della pressione sanguigna e nel mantenimento del volume del sangue. Il sodio è anche essenziale per la trasmissione degli impulsi nervosi e la contrazione muscolare. Regolatore della permeabilità delle membrane cellulari e dei liquidi corporei. Livelli troppo bassi di sodio possono portare a iponatriemia, una condizione caratterizzata da nausea, mal di testa, confusione e, nei casi gravi, convulsioni e coma. L’iponatriemia può anche influenzare negativamente la funzione cerebrale, portando a sintomi di letargia e disorientamento. Una carenza può causare disidratazione, crampi muscolari e affaticamento.
7. Potassio (K): È essenziale per la funzione cellulare, la regolazione del battito cardiaco e la contrazione muscolare. Aiuta anche a mantenere l’equilibrio idrico e acido-base nel corpo. La carenza di potassio può causare debolezza muscolare, crampi, aritmie cardiache e ipertensione. Nei casi gravi, può portare a paralisi e insufficienza respiratoria. Fondamentale nell’attività dei muscoli scheletrici e del miocardio, eccitabilità neuromuscolare, equilibrio acido-base ritenzione idrica e pressione osmotica. La sua carenza può provocare ipotensione, crampi muscolari e aritmie.
8. Iodio: Fondamentale per la sintesi degli ormoni tiroidei, la sua carenza provoca gozzo e ipotiroidismo, con conseguenti rallentamento del metabolismo, aumento di peso e disturbi cognitivi. Elemento essenziale per la sintesi di ormoni che presiedono alla crescita, e allo sviluppo corporeo
9. Selenio: Potente antiossidante, la sua carenza aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, cancro e disturbi neurologici. Protezione dell’integrità delle membrane muscolari, antiossidante e protegge da alcuni tipi di cancro.
10. Manganese: Importante nella sintesi di diversi enzimi coinvolti nel metabolismo di proteine e zuccheri, allo sviluppo osseo e alla funzione nervosa. La carenza porta a disturbi neurologici e alterazioni dello scheletro.
Cromo: Legato alle reazioni enzimatiche coinvolte nel metabolismo del glucosio, lipidi e protidi e all’azione dell’insulina. La sua carenza porta all’intolleranza al glucosio e aumento del rischio di diabete.
Altri elementi essenziali e loro ruolo
Oltre a quelli già citati, altri elementi possono essere considerati essenziali per la salute umana, sebbene i dati sulla loro concentrazione ottimale nell’acqua potabile siano meno definiti:
- Molibdeno: Coinvolto nel metabolismo di alcuni aminoacidi. Produzione di enzimi associati all’acido urico
- Cobalto: Componente della vitamina B12. Costituente della vitamina B12: sintesi degli acidi nucleici, fattore di accrescimento,
- Nichel: Coinvolto in numerosi processi enzimatici.
- Vanadio: Sebbene non sia ritenuto essenziale per gli esseri umani, sembra svolgere alcuni ruoli biologici potenzialmente benefici come nella formazione e nel mantenimento della salute ossea, contribuendo alla mineralizzazione e alla resistenza delle ossa.
- Boro: Funzioni del boro nell’organismo umano non sono completamente comprese ma si ipotizza che abbia un ruolo nella salute delle ossa, contribuendo al metabolismo di calcio e magnesio
L’importanza delle concentrazioni ottimali
Come abbiamo visto, gli elementi in tracce sono essenziali per la salute umana, ma è fondamentale RICORDARE ED EVIDENZIARE che sia la carenza che l’eccesso possono comportare problemi. Ogni elemento ha una concentrazione ottimale, al di sotto o al di sopra della quale possono manifestarsi effetti negativi.
I valori di concentrazione ottimale possono variare leggermente a seconda delle fonti e delle normative nazionali. Ecco una tabella indicativa con alcuni elementi essenziali e i loro range di concentrazione generalmente considerati ottimali nell’acqua potabile:
Elemento | Funzione principale | Concentrazione ottimale (mg/L) |
Calcio | Salute delle ossa, coagulazione del sangue | 20-200 |
Magnesio | Funzione nervosa, muscolare, ossea | 10-30 |
Potassio | Bilancio idro-elettrico, funzione nervosa | 1-10 |
Sodio | Bilancio idro-elettrico, trasmissione nervosa | 1-20 |
Fluoruro | Salute dentale | 0,7-1,2 |
Ferro | Trasporto di ossigeno | 0,1-0,3 |
Iodio | Sintesi degli ormoni tiroidei | 0,01-0,05 |
Zinco | Crescita, sistema immunitario | 0,005-0,02 |
Selenio | Antiossidante | 0,01-0,04 |
Cromo | Metabolismo del glucosio | 0,001-0,05 |
Manganese | Metabolismo osseo, nervoso | 0,01-0,05 |
NOTE IMPORTANTI
- I valori indicati sono puramente indicativi e possono variare a seconda delle fonti.
- Un eccesso di alcuni elementi può essere altrettanto dannoso di una carenza.
- L’acqua minerale può avere una composizione minerale diversa dall’acqua di rete.
- Le normative sulla qualità dell’acqua potabile possono variare a livello nazionale e internazionale.
NOTE SULL’ACQUA DEMINERALIZZATA E DISTILLATA
All’inizio abbiamo detto che bere acqua distillata è pericoloso, specifichiamo meglio.
Acqua distillata
L’acqua distillata deve il suo nome al processo di distillazione a cui è stata sottoposta.
Caratteristiche
Il processo a cui viene sottoposta l’acqua distillata, le conferisce alcune caratteristiche particolari:
- È assolutamente priva di impurità e sali minerali;
- Per via della sua purezza assoluta, l’acqua distillata viene identificata come “dH2O”, dove la “d” sta proprio ad indicare come la sostanza abbia subito un processo di distillazione;
- Ha una minore capacità di condurre l’elettricità rispetto all’acqua: questo fatto è dovuto ad una minore concentrazione di ioni all’interno delle molecole di acqua distillata;
- È un buon solvente chimico: per questo va conservata in appositi contenitori di plastica e non in vetro;
- Ha un pH neutro: 7.
Utilizzi
L’acqua distillata viene utilizzata sia a livello industriale che domestico:
- In laboratorio viene impiegata come reagente per la preparazione di soluzioni;
- A casa viene adoperata principalmente per alimentare i ferri da stiro a vapore ed evitare che il calcare possa danneggiarli.
Acqua demineralizzata
Come l’acqua distillata, anche l’acqua demineralizzata deve il suo nome al processo cui è sottoposta. Tuttavia, quest’ultima, non raggiunge lo stesso grado di purezza dell’acqua distillata.
Impieghi
L’acqua demineralizzata viene usata principalmente in:
- Processi industriali: viene impiegata nella produzione di farmaci e cosmetici;
- Ambito farmaceutico: analisi di laboratorio;
- Restauro: pulire alcune superfici senza modificare i colori originali.
Acqua distillata o demineralizzata: si può bere?
Non ci sono particolari controindicazioni nel bere acqua distillata o demineralizzata. È bene tuttavia sottolineare come il loro consumo continuativo e per lunghi periodi, invece, sia sconsigliato. Questo perché la totale assenza (o presenza in minima parte) di sali minerali può risultare nociva per la salute.
L’acqua demineralizzata essendo priva di sali minerali, causa nell’organismo un deficit di sali, in particolare sodio, potassio, iodio e magnesio, tale da provocare l’arresto della pompa sodio/potassio.
E’ importante evitare l’assunzione prolungata di acqua mineralizzata.
Quando si può bere acqua distillata
Esistono delle situazioni, anche se eccezionali, in cui l’ingestione di acqua distillata viene addirittura consigliata.
Si tratta dei casi in cui l’organismo sia esposto ad un elevato tasso di tossine e necessiti, quindi, di un’accurata disintossicazione.
La regola di base, tuttavia, resta la stessa: non si può bere acqua distillata in maniera prolungata.
BIBLIOGRAFIA
- Le acque destinate al consumo umano – Salute.gov.it. https://bing.com/search?q=riferimento+normativo+attuale+acqua+potabile+Italia.
- Nuova normativa acque potabili: il Decreto 23 febbraio 2023, n. 18. https://studioessepi.it/magazine/sicurezza-alimentare/nuova-normativa-acqua-potabili-decreto-23-febbraio-2023-18.
- Normativa di riferimento – Salute.gov.it. https://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?id=4456&area=acque_potabili&menu=norme.
- Le acque destinate al consumo umano – Salute.gov.it.
- World Health Organization (WHO). Guidelines for drinking-water quality. Fourth edition. Geneva: WHO; 2011.
- European Food Safety Authority (EFSA). Scientific Opinion on the risks for human health related to the presence of nitrates in drinking water. EFSA Journal 2015;13(6):4053.
- United States Environmental Protection Agency (USEPA). National Primary Drinking Water Regulations. Washington, DC: USEPA; 2023.
- https://www.iss.it/acqua-e-organismo
- Microbiologia Italia
- Chimica Today