La qualità dell’acqua potabile

Sappiamo che la distribuzione idrica in Italia potrebbe essere rappresentata figurativamente come “fori con pezzi di tubo intorno”. 
Ne abbiamo già parlato qui (la distribuzione idrica in Italia) ma per riassumere possiamo dire che in Italia si disperde circa il 42% dell’acqua immessa in rete, che i materiali sono vecchi e la manutenzione è carente nel migliore dei casi.

Ma questo in pratica cosa causa all’acqua potabile che arriva a casa nostra?
Domanda piuttosto semplice ma opportuna visto che molti di noi sono convinti che nella propria città arrivi l’acqua migliore d’Italia, o che “tanto la bevo da sempre e non mi è mai successo niente”
Perfetto se sei convinto di queste affermazioni, meglio non continuare a leggere questo articolo.

Immagina questa scena:
Hai sete, ordini un cocktail e ti arriva un fantastico liquido per spegnere la tua arsura.
Noti però che la cannuccia è sporca, bucata e presenta “materiale extra” non ordinato, né richiesto.
Non so tu ma io resterei assetato.
Ecco la situazione è più o meno questa, con la differenza però che da quella cannuccia esce l’acqua potabile che usiamo a casa nostra tutti i giorni.

Se vuoi ti faccio due piccoli esempi molto comuni.
Lavori di manutenzione del manto stradale o chiusura del contatore dell’acqua del tuo condominio. Domanda semplice, cosa esce dai tuoi rubinetti alla fine dei lavori o alla riapertura del contatore?
Secondo te gli operai si divertono ad infilare nei tubi terra, sassi e sporco vario, per farti vedere che hanno lavorato?
Non si deve creare il panico certo: una quota di sporco e di perdita di acqua nella distribuzione è fisiologica, ma oltre certi valori può diventare una situazione che merita di essere approfondita.

Parti sempre dal concetto che l’acqua potabile è un bene primario e la sua qualità è fondamentale per la salute umana. 
In Italia, la qualità dell’acqua dal contatore di casa tua in poi, è regolata dai parametri stabiliti dalla legge con il D.lgs. 18/23.
Quindi non basta convincersi che l’acqua di casa nostra sia la migliore d’Italia, esiste una normativa con tanti parametri e numeri che determinano se l’acqua è idonea o meno all’utilizzo umano.
Ovviamente a monte di tutto il processo, quando l’acqua viene immessa in rete, questa è certamente adatta per i nostri usi, il problema nasce nella fase di distribuzione, è questo lungo viaggio attraverso le tubature che l’acqua può subire alterazioni della sua qualità.

Bene, parliamo quindi dei fattori che influenzano la qualità della tua acqua potabile e quindi di:

  1. Materiali di costruzione e manutenzione.
  2. Corrosione e stato dei tubi
  3. Biofilm
  4. Sedimenti

1 – Materiali dei tubi

I materiali con cui vengono costruiti e riparati i nostri tubi ovviamente sono fondamentali per quello che riguarda il contatto tra acqua e superficie su cui scorre.

Scegliere il materiale giusto per i tubi dell’acqua potabile quindi è fondamentale per la salute umana. Ogni materiale ha caratteristiche che richiedono una valutazione attenta. Ecco una panoramica dei principali materiali utilizzati, per aiutarti a capire cosa può accadere durante il viaggio del nostro oro blu.

I tubi possono essere realizzati con materiali come:

  • Piombo
  • Rame
  • Cemento 
  • Ghisa
  • Plastica (PVC, polietilene PE, polipropilene PP)
  • Acciaio inossidabile

che possono rilasciare sostanze chimiche nell’acqua potabile, soprattutto con il passare del tempo.

Vediamo brevemente qualche effetto che questi materiali possono causare.

Piombo: Il piombo è un metallo tossico che può causare gravi danni al sistema nervoso, soprattutto nei bambini. I tubi in piombo sono stati utilizzati in passato, ma sono stati messi al bando in Italia nel 1995. Tuttavia, è ancora possibile trovare tubi in piombo in edifici vecchi.

Rame: Il rame è un metallo non tossico con proprietà antibatteriche naturali, ma può corrodere nel tempo e rilasciare particelle nell’acqua e causare problemi gastrointestinali, soprattutto in presenza di acque aggressive e ph acido.

Cemento: Il cemento può rilasciare nell’acqua calcare e altri minerali, alterando quindi le concentrazioni naturali dell’acqua e superando anche i limiti previsti per legge. Economici, ma non resistenti alla corrosione e possono alterare il pH dell’acqua.

Ghisa: Elevata resistenza, buona durata e basso costo, ma soggetta a corrosione e rilascio di metalli pesanti e possibilità di incrostazioni.

Plastica (PVC, polietilene PE, polipropilene PP) I tubi in plastica sono generalmente considerati sicuri, ma alcuni tipi di plastica possono rilasciare nell’acqua sostanze chimiche a noi nocive.

PVC (cloruro di polivinile):

  • Vantaggi: Basso costo, leggerezza, facilità di installazione, resistenza alla corrosione e all’abrasione.
  • Svantaggi: Rilascio di composti organici volatili (VOC) durante la produzione e il tempo, possibile rilascio di microplastiche, non adatto ad acqua calda.

Polietilene (PE):

  • Vantaggi: Basso costo, flessibilità, resistenza alla corrosione e alle gelate, non rilascia sostanze nell’acqua.
  • Svantaggi: Sensibilità a raggi UV e alte temperature, possibile rilascio di additivi chimici, non adatto ad acqua calda.

Polipropilene (PP):

  • Vantaggi: Basso costo, resistenza alla corrosione e alle alte temperature, non rilascia sostanze nell’acqua.
  • Svantaggi: Sensibilità a raggi UV e solventi organici, possibile rilascio di additivi chimici, non adatto ad acqua molto calda.

Acciaio inossidabile: presentano molti vantaggi come l’elevata resistenza alla corrosione, la durata, l’igiene, non rilascia sostanze nell’acqua. Tra gli svantaggi il costo elevato, il possibile rilascio di cromo e nichel in tracce e la sensibilità al cloro e temperature elevate.

2 – Corrosione

Il fenomeno della corrosione è noto a tutti, ma in pratica che cos’è?

In parole povere la corrosione è il deterioramento di un materiale a causa di una reazione chimica con l’ambiente circostante. Nel nostro caso, la corrosione dei tubi dell’acqua potabile può essere causata da diversi fattori, tra cui:

  • Acqua ricca di minerali: L’acqua ricca di minerali, come il calcio e il magnesio, può formare incrostazioni che possono corrodere i tubi.
  • Temperatura: Parametro fisico che accelera molte reazioni tra cui appunto la corrosione, per cui temperature elevate causano maggior corrosione.
  • Acqua acida: l’acqua acida può corrodere le tubature metalliche, rilasciando nell’acqua metalli pesanti come il piombo.
  • Presenza di ossigeno: L’ossigeno nell’acqua può accelerare la corrosione dei tubi metallici.
  • Acqua clorata: Il cloro utilizzato per disinfettare l’acqua può reagire con i metalli delle tubature, causando corrosione.
  • Biofilm: Il biofilm causa maggior corrosione nelle tubature.

Questo fenomeno si distingue generalmente in 3 tipologie:

– Corrosione uniforme: Questo tipo di corrosione si verifica su tutta la superficie del tubo.
– Corrosione localizzata: Questo tipo di corrosione si verifica in punti specifici del tubo, come ad esempio giunti o saldature.
– Corrosione galvanica: Questo tipo di corrosione si verifica quando due metalli differenti sono a contatto tra loro in presenza di un elettrolita, come l’acqua.

Sia come sia, le conseguenze sono sempre: 

  • perdita di acqua dai tubi.
  • riduzione del flusso.
  • deterioramento del sistema di distribuzione idrica dei tubi e delle valvole.
  • contaminazione dell’acqua potabile.

Va sottolineato che gli stessi sottoprodotti della corrosione concorrono nel contaminare ulteriormente l’acqua potabile rendendola non sicura da bere.

Per prevenire questo fenomeno è importante:

– Utilizzare tubi in materiali opportuni. Esistono tubi in plastica, rame e acciaio inossidabile che sono più resistenti alla corrosione rispetto ai tubi in ferro.
– Trattare l’acqua potabile: L’acqua potabile può essere trattata per renderla meno corrosiva. Ma se il trattamento non viene regolato accuratamente, si torna ad una situazione idonea al fenomeno da prevenire!
– Manutenzione del sistema di distribuzione idrica. I tubi devono essere regolarmente ispezionati e riparati per prevenirne il deterioramento.

– Controllare il pH dell’acqua: Il pH dell’acqua deve essere mantenuto tra 6,5 e 8,5.

Stato dei tubi e perdite

I tubi vecchi o danneggiati possono presentare perdite, fessure o incrostazioni che favoriscono la proliferazione di batteri e altri microrganismi. La manutenzione inadeguata dell’impianto idrico causa quindi una contaminazione della tua acqua potabile.

Danni o rotture nei tubi possono causare perdite, permettendo all’acqua contaminata da agenti esterni (terriccio, acque reflue, microrganismi e biofilm) di infiltrarsi nella rete di distribuzione.

Le perdite, oltre a rappresentare uno spreco, possono compromettere seriamente la salubrità dell’acqua potabile.

3 – BIOFILM

Il biofilm è una comunità di microrganismi (batteri, funghi e protozoi) che si aggregano su una superficie, compresi ovviamente i tubi dell’acqua potabile, e si avvolgono in una matrice di materiale polisaccaridico (EPS) prodotta da essi stessi. Questa matrice, composta da polisaccaridi, proteine, DNA e lipidi, conferisce al biofilm una struttura complessa e tridimensionale, conferendogli caratteristiche peculiari:

  • Resistenza agli stress ambientali: Il biofilm è più resistente agli agenti antimicrobici, al cloro e ad altri disinfettanti rispetto ai microrganismi liberi in quanto la matrice EPS protegge i microrganismi al suo interno.
  • Aumento della capacità di adesione: La matrice EPS facilita l’adesione dei microrganismi alla superficie, favorendo la colonizzazione e la crescita del biofilm.
  • Comunicazione e scambio di nutrienti: La matrice EPS crea un microambiente favorevole alla comunicazione e allo scambio di nutrienti tra i microrganismi all’interno del biofilm.

Ma vediamo come questo assolutamente non graditissimo ornamento delle tubazioni si forma e quali sono i fattori che concorrono al suo sviluppo:

Fattori che favoriscono la formazione del biofilm nei tubi:

I seguenti fattori possono favorire la formazione e lo sviluppo del biofilm nei tubi dell’acqua potabile:

  • Presenza di nutrienti: I microrganismi necessitano di nutrienti come quelli presenti nell’acqua potabile per crescere. Quindi materia organica, sedimenti o biofilm preesistente.
  • Presenza di batteri: Il biofilm si forma quando i batteri si attaccano a una superficie e iniziano a moltiplicarsi.
  • Superficie: Questo fenomeno si forma più facilmente su superfici ruvide o porose, come le pareti interne dei tubi in ghisa o cemento, ma anche in presenza di giunzioni e valvole.
  • Flusso d’acqua: Un flusso d’acqua lento o turbolento favorisce la formazione del biofilm, in quanto permette ai batteri di aggregarsi più facilmente sulla superficie.
  • Temperatura: La temperatura ottimale per la crescita del biofilm è generalmente compresa tra 20°C e 40°C.
  • pH: Il pH dell’acqua influenza la crescita di alcuni microrganismi e la formazione del biofilm.

Conseguenze della formazione del biofilm

Abbiamo già detto che il biofilm non va per niente bene, ma capiamo meglio queste conseguenze negative.

  • Proliferazione batterica: Il biofilm fornisce un ambiente favorevole alla proliferazione di batteri, alcuni dei quali possono essere patogeni e causare malattie come la legionellosi, la gastroenterite e la dissenteria.
  • Corrosione: Il biofilm può accelerare la corrosione dei tubi metallici, rilasciando metalli nell’acqua potabile, come il piombo, con potenziali rischi per la salute umana.
  • Riduzione del flusso d’acqua: Il biofilm può ostruire i tubi, riducendo il flusso d’acqua e la pressione.
  • Deterioramento del sistema di distribuzione idrica: Il biofilm può danneggiare i tubi, le valvole e altri componenti del sistema di distribuzione idrica, aumentando i costi di manutenzione e i rischi di rotture.
  • Alterazione del sapore e dell’odore dell’acqua: Il biofilm può conferire all’acqua un sapore e un odore sgradevoli, rendendola meno appetibile al consumo.

Misure per prevenire la formazione del biofilm

Per contrastare la formazione di questa sostanza indesiderata nei tubi dell’acqua potabile e garantirne la sicurezza, è fondamentale adottare una serie di misure preventive:

  • Disinfezione: L’acqua potabile deve essere regolarmente disinfettata per uccidere i batteri o almeno evitarne la proliferazione.
  • Manutenzione del sistema di distribuzione idrica: I tubi devono essere puliti e regolarmente ispezionati per rimuovere eventuali depositi o biofilm già esistente.
  • Utilizzo di materiali resistenti: Esistono materiali, come l’acciaio inossidabile o la plastica liscia, che sono meno propensi alla formazione del biofilm rispetto ai materiali tradizionali come la ghisa o il cemento.
  • Controllo dei nutrienti: È importante ridurre la quantità di nutrienti nell’acqua potabile che possono favorire la crescita del biofilm. Questo può essere ottenuto attraverso trattamenti specifici o controllando le fonti di inquinamento.
  • Monitoraggio del biofilm: È importante monitorare regolarmente la presenza di biofilm nei tubi dell’acqua potabile per valutare l’efficacia delle misure preventive adottate e intervenire tempestivamente in caso di necessità.

4 – Sedimenti

I sedimenti possono accumularsi nei tubi e possono intorbidire l’acqua potabile. Questi possono anche ospitare batteri e altri microrganismi che ovviamente possono alterare negativamente la qualità dell’acqua.

Il problema quindi non è semplicemente estetico e legato al colore poco piacevole dell’acqua, ma è molto importante per la nostra salute.

Lo stato manutentivo, l’età e la qualità dei tubi sono le cause principali del deterioramento e del rilascio di sedimenti nell’acqua. Ne conferisce non solo un aspetto torbido ma anche un sapore sgradevole. I sedimenti possono intasare tubi e rubinetti, ridurre la pressione dell’acqua, aumentare il rischio di malfunzionamenti e rotture, favorire lo sviluppo di biofilm.


ESEMPI DI NON POTABILITÀ DELL’ACQUA

Pensi ancora che non siano molto diffusi i problemi causati dall’acqua, vero? Cerchi un po’ di speranza ignorando il problema. Tanto non può capitare certo a me! 
Tranquillo, è umano.
Però ammettere e accettare i propri errori ti rende superiore, maturo, saggio.
Fatti forza e leggi alcuni casi di problemi causati dalle alterazioni del nostro prezioso e vitale liquido. 
Che si, possono accadere anche a te.

Alcuni casi recenti di acqua non potabile in Italia, 

Regione Lombardia:

  • Maggio 2024: A Crema, in un quartiere della città, è stata diramata un’ordinanza di non potabilità dell’acqua a causa di un’anomala concentrazione di ferro oltre i limiti consentiti. La situazione è stata risolta dopo alcuni giorni con interventi di manutenzione sulla rete idrica.
  • Aprile 2024: A Mantova, in alcune zone rurali, è stata rilevata la presenza di batteri coliformi nell’acqua potabile, costringendo le autorità a disporre la distribuzione di acqua in bottiglia per i residenti.
  • Marzo 2024: A Pavia, a seguito di lavori di manutenzione sulla rete idrica, si è verificata una temporanea torbidità dell’acqua in alcune abitazioni. Le autorità hanno invitato i cittadini a far defluire l’acqua per alcuni minuti prima di utilizzarla.

Regione Piemonte:

  • Giugno 2024: A Torino, in un condominio del centro storico, è stata riscontrata la presenza di nichel nell’acqua potabile oltre i limiti consentiti. L’ASL ha disposto la distribuzione di acqua in bottiglia per i residenti dello stabile.
  • Maggio 2024: A Novara, in alcune zone periferiche, è stata diramata un’ordinanza di non potabilità dell’acqua a causa di un’interruzione del servizio di depurazione. La situazione è stata risolta dopo poche ore con il ripristino del servizio.
  • Aprile 2024: Ad Asti, a seguito di forti piogge, si è verificata una contaminazione da fango dell’acqua potabile in alcune zone della città. Le autorità hanno invitato i cittadini a non utilizzare l’acqua per bere o cucinare fino a nuovo avviso.

Regione Veneto:

  • Giugno 2024: A Verona, in un quartiere della città, è stata rilevata la presenza di cloro in eccesso nell’acqua potabile. Le autorità hanno invitato i cittadini a far defluire l’acqua per alcuni minuti prima di utilizzarla e hanno avviato delle verifiche sulla rete idrica.
  • Maggio 2024: A Vicenza, in alcune zone rurali, è stata riscontrata la presenza di nitrati nell’acqua potabile oltre i limiti consentiti. Le cause sono ancora in fase di accertamento e l’ASL ha disposto la distribuzione di acqua in bottiglia per i residenti.
  • Aprile 2024: A Treviso, a seguito di un guasto alla rete idrica, si è verificata una temporanea sospensione del servizio in alcune zone della città. Le autorità hanno invitato i cittadini a razionare l’acqua e a non utilizzarla per scopi non necessari.

Regione Emilia-Romagna:

  • Giugno 2024: A Reggio Emilia, un’azienda chimica è stata denunciata per aver sversato accidentalmente sostanze chimiche in un fiume, contaminando l’acqua potabile di alcuni comuni vicini. L’erogazione idrica è stata interrotta e la popolazione informata del pericolo.
  • Maggio 2024: A Modena, un’ordinanza di non potabilità dell’acqua è stata emessa per alcune zone della città a causa di un’eccessiva concentrazione di metalli pesanti. L’origine della contaminazione è ancora sotto indagine.
  • Aprile 2024: A Bologna, un guasto all’impianto di disinfezione dell’acqua potabile ha causato la presenza di batteri nell’acqua erogata in alcune zone della città. L’erogazione idrica è stata interrotta e la popolazione informata del pericolo.

Giusto un altro paio di esempi recenti…

  • Marzo 2024: In Sardegna, a causa della siccità, alcune zone rurali hanno avuto problemi di approvvigionamento idrico. In alcuni casi, l’acqua disponibile non era potabile e doveva essere trasportata in autocisterne.
  • Febbraio 2024: In Puglia, un nubifragio ha provocato frane e smottamenti che hanno danneggiato alcune tubature dell’acqua potabile. In alcuni comuni, l’acqua è stata erogata a singhiozzo o è stata temporaneamente non potabile.

E ancora, ma senza andare troppo indietro nel tempo:

2023:

  • Febbraio: A Brescia, un’azienda farmaceutica è stata sanzionata per aver inquinato una falda acquifera con principi attivi di farmaci. L’acqua di alcuni pozzi privati è risultata non potabile.
  • Marzo: A Roma, a causa di un’alluvione, diverse zone della città hanno subito un’interruzione della fornitura idrica. L’acqua erogata dopo il ripristino è risultata non potabile per la presenza di batteri.
  • Giugno: A Napoli, un’ordinanza di non potabilità dell’acqua è stata emessa per alcune zone della città a causa di un’eccessiva concentrazione di cloro. Il problema è stato risolto con un’ottimizzazione del processo di disinfezione.
  • Settembre: A Roma, un’ordinanza di non potabilità dell’acqua è stata emessa per alcune zone della città a causa di un’eccessiva concentrazione di trihalogenmetani (THM), sottoprodotti della disinfezione con cloro.
  • Agosto: In Sardegna, a causa della siccità, diverse zone rurali hanno subito una carenza di acqua potabile, costringendo le autorità a distribuire acqua in bottiglia alla popolazione.
  • Giugno: In Toscana, un incendio in un impianto di smaltimento rifiuti ha causato la contaminazione di una falda acquifera, rendendo l’acqua non potabile per i comuni vicini.

2022:

  • Gennaio: A Torino, un guasto all’acquedotto ha causato la sospensione della fornitura idrica in alcune zone della città. L’acqua erogata dopo la riparazione è risultata non potabile per la presenza di calcare e sedimenti.
  • Agosto: A Bari, un’azienda agricola è stata sanzionata per aver disperso liquami zootecnici in un fiume, contaminando l’acqua potabile di alcuni comuni vicini. L’erogazione idrica è stata interrotta per precauzione.
  • Dicembre: A Catania, un’ordinanza di non potabilità dell’acqua è stata emessa per alcune zone della città a causa di un’eccessiva concentrazione di nitrati. L’origine della contaminazione è stata ricondotta ad un uso eccessivo di fertilizzanti in agricoltura.
  • Dicembre: In Puglia, a causa di forti piogge, si sono verificate diverse frane che hanno danneggiato acquedotti, causando la sospensione della fornitura idrica in alcune zone. L’acqua erogata dopo la riparazione è risultata non potabile per la presenza di sedimenti e batteri.
  • Novembre: In Campania, un’azienda agricola è stata sanzionata per aver inquinato un fiume con liquami zootecnici, contaminando l’acqua potabile di un comune vicino.
  • Ottobre: In Piemonte, un guasto all’impianto di trattamento dell’acqua potabile ha causato la presenza di batteri nell’acqua erogata in alcune zone della città. L’erogazione idrica è stata interrotta e la popolazione informata del pericolo.

2021:

  • Aprile: A Firenze, un’azienda chimica è stata denunciata per aver sversato accidentalmente sostanze chimiche in un torrente, contaminando l’acqua potabile di alcuni comuni vicini. L’erogazione idrica è stata interrotta e la popolazione informata del pericolo.
  • Giugno: A Genova, un’ordinanza di non potabilità dell’acqua è stata emessa per alcune zone della città a causa di un’eccessiva concentrazione di batteri coliformi. Il problema è stato risolto con interventi di manutenzione sulla rete idrica.
  • Settembre: A Palermo, un guasto all’impianto di disinfezione dell’acqua potabile ha causato la presenza di batteri nell’acqua erogata in alcune zone della città. L’erogazione idrica è stata interrotta e la popolazione informata del pericolo.
  • Luglio: In Sicilia, a causa delle alte temperature e della scarsa siccità, si sono verificate fioriture di alghe in alcuni invasi artificiali, rendendo l’acqua non potabile per alcuni comuni.
  • Aprile: In Calabria, un’ordinanza di non potabilità dell’acqua è stata emessa per alcune zone della città a causa di un’eccessiva concentrazione di nitrati, provenienti da attività agricole intensive.
  • Febbraio: In Liguria, un’alluvione ha causato la rottura di diverse tubature dell’acqua, contaminando l’acqua potabile con fango e detriti.

2020:

  • Marzo: A Milano, durante il primo lockdown da Covid-19, si è verificato un calo del consumo di acqua che ha portato alla proliferazione di batteri nella rete idrica. In alcune zone, l’acqua è risultata non potabile.
  • Maggio: A Cagliari, un’ordinanza di non potabilità dell’acqua è stata emessa per alcune zone della città a causa di un’eccessiva concentrazione di calcare. Il problema è stato risolto con interventi di manutenzione sulla rete idrica.
  • Novembre: A Bologna, un’azienda di smaltimento rifiuti è stata sanzionata per aver inquinato una falda acquifera con percolato. L’acqua di alcuni pozzi privati è risultata non potabile.
  • Novembre: In Lombardia, un’azienda chimica è stata denunciata per aver sversato illegalmente sostanze chimiche in un fiume, contaminando l’acqua potabile di diversi comuni.
  • Giugno: Nel Lazio, a causa del maltempo, si sono verificate diverse frane che hanno danneggiato acquedotti, causando la sospensione della fornitura idrica in alcune zone. L’acqua erogata dopo la riparazione è risultata non potabile per la presenza di batteri.
  • Febbraio: In Abruzzo, un’ordinanza di non potabilità dell’acqua è stata emessa per alcune zone della città a causa di un’eccessiva concentrazione di ferro.

Ti ho già detto che questa è solo una piccola selezione di casi, vero?
E se a questo triste e dolente elenco aggiungessi anche i casi di legionellosi?

Casi recenti di legionellosi in Italia:

– Regione: Lombardia Comune: Brescia Data: Maggio 2024 Numero di casi: 5 Causa: Presenza di Legionella nel sistema di condizionamento di un edificio. Azione: Bonifica del sistema di condizionamento, disinfezione dell’impianto idrico e monitoraggio dei casi.

– Regione: Piemonte Comune: Torino Data: Aprile 2024 Numero di casi: 3 Causa: Presenza di Legionella nelle tubature di un condominio. Azione: Disinfezione delle tubature, informazione ai residenti e monitoraggio dei casi.

– Regione: Emilia-Romagna Comune: Bologna Data: Marzo 2024 Numero di casi: 2 Causa: Presenza di Legionella in una vasca idromassaggio di un hotel. Azione: Chiusura della vasca idromassaggio, disinfezione dell’impianto e monitoraggio dei casi.

– Regione: Toscana Comune: Firenze Data: Febbraio 2024 Numero di casi: 1 Causa: Presenza di Legionella nei tubature di una casa di cura. Azione: Disinfezione delle tubature, controlli periodici e monitoraggio del caso.

– Regione: Lazio Comune: Roma Data: Gennaio 2024 Numero di casi: 4 Causa: Presenza di Legionella in un impianto di raffreddamento industriale. Azione: Bonifica

– Regione: Lazio Comune: Roma Data: Marzo 2024 Numero di casi: 2 Causa: Presenza di Legionella nelle docce di una palestra.Azione: Chiusura temporanea della palestra e sanificazione degli impianti idrici.

– Regione: Campania Comune: Napoli Data: Febbraio 2024 Numero di casi: 1 Causa: Presenza di Legionella nei rubinetti di un’abitazione privata.Azione: Disinfezione dei rubinetti e analisi dell’acqua potabile.

Ergo

Abbiamo visto che la situazione “acqua potabile” non gode di ottima salute nel nostro bel Paese. 
Certo non si deve creare il panico ma diciamo che o si comincia subito a fare qualcosa per risolvere e contenere questa situazione, o con il passare del tempo tutto questo ovviamente peggiorerà e ci ritroveremo in una situazione estremamente più complicata.
E si, molto sgradevole.

Link, riferimenti ed evidenze scientifiche:

Ovviamente tutte le argomentazioni devono avere un peso dato delle evidenze scientifiche. Vediamo qualche dato:

Piombo

  • Uno studio dell’EPA (Environmental Protection Agency) statunitense ha rilevato che l’esposizione al piombo proveniente dall’acqua potabile contribuisce a circa 500.000 casi di avvelenamento da piombo nei bambini ogni anno negli Stati Uniti 
  • Un’altra ricerca pubblicata sulla rivista “Environmental Health Perspectives” ha associato l’esposizione al piombo nell’acqua potabile a un aumento del rischio di aborto spontaneo.

Acciaio inossidabile:

Vantaggi:

Svantaggi:

Rame:

Vantaggi:

Svantaggi:

PVC (cloruro di polivinile):

Vantaggi:

Svantaggi:

Polietilene (PE):

Vantaggi

Svantaggi:

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